Il testamento artistico di Giuliano Zoppi

Intervista rilasciata al giornalista Tiziano Soresina il 13 Marzo 2020.

Dopo circa 43 anni di pittura, nell’ambito della corrente Naif, posso fare alcune riflessioni in base alla mia esperienza di pittore Naif.

Inizialmente, per buona parte degli anni in cui vi era il Premio Nazionale dei Naif Italiani, istituito dal Museo Omonimo di Luzzara, il mio ambito è stato pressoché concentrato nel mio territorio con esposizioni nel famoso Triangolo storico di Parma Reggio Emilia e Mantova, dove vi era un’ alta concentrazione di Pittori Naif, a cominciare circa dagli anni 50 / 60. Erano gli anni più prolifici del Fenomeno Ligabue, che allora veniva considerato il Meglio dei Naif Italiani, da eminenti critici Nazionali e Internazionali. Pochi anni dopo , verso gli anni 70 / 80, il fenomeno Naif era diventato come una sorta di moda.

Tutti dipingevano, perché arrivavano i Milanesi, alcuni molto noti, e non disdegnavano di comprare qualsiasi cosa si chiamasse Naif, (spesso a sproposito). Comunque, alla fine degli anni 80, questa corsa al Naif a tutti i costi tramontò, e molti pittori, non proprio “ingenui”, si sciolsero come neve al sole e rimasero solamente i Naif veri. Oggi che non è più una moda, i pittori Naif rivestono ancora la loro importanza, anche se in Italia, è considerato un fenomeno di Nicchia, rispetto all’Arte contemporanea. Da quello che ho potuto notare nel corso della mia avventura pittorica, (dico avventura perché io ho continuato a lavorare per vivere, e la pittura mi ha accompagnato per darmi soddisfazioni morali e personali), di solito il pittore Naif, non è un professionista, ma come nel mio caso, dipinge per diletto non occupandosi a tempo pieno della pittura. Per quanto riguarda me, che ho cominciato a dipingere nel 1977 in modo totalmente autonomo, da autodidatta, senza formazione artistica, posso dire che il mio percorso è classicamente naif , essendo, tecnicamente la mia pittura, la stessa sia agli inizi che negli ultimi lavori. Ho leggermente cambiato solo i contesti , forse per maturazione personale, direi anche per istinto naturale. Dalla pittura classicamente naif con contesti descrittivi, sono passato a temi un poco più surrealisti, se vogliamo anche un poco più espressionisti, ma ciò non toglie che il mio messaggio sia sempre lo stesso. diciamo che fantastico un po’ di più, D’ altronde, vedo comunque ai giorni nostri, che anche altri pittori naif hanno avuto lo stesso mio percorso. C’ era un critico d’ Arte che diceva, “la Pittura Nasce da un disagio”. Per quanto riguarda me, per il mio carattere, potrebbe essere vero, perché la pittura per me ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita, in quanto ha rappresentato un’evasione mentale, una sorta di Mondo Parallelo alla realtà. Ora che posso farlo a tempo pieno, quando dipingo entro in un’altro mondo! Qualcuno mi ha definito Naif nell’ispirazione, ma non nell’Esecuzione !! Dissento totalmente da questo concetto. Io mi sono inventato la mia tecnica , che tutt’ora adopero, a forza di prove personali, per cui il mio risultato non viene insegnato nelle accademie artistiche, a parte questo, penso che i pittori Naif, chi più chi meno, abbiano lo stesso input per dipingere. Ora forse non è più, come 40 / 50 anni fa’, ora non ci sono più i Rovesti e i Ghizzardi, ora ci sono anche pittori, che probabilmente influenzati dalla loro cultura personale , realizzano dipinti dalla manualità più evoluta, alcuni sono molto attenti alla precisione ed il dettaglio, altri molto meno.

Ciò che conta è il messaggio racchiuso nel dipinto, che in qualche modo deve arrivare allo spettatore!

Io penso che, come succede a me, l’Ispirazione di un pittore naif sia comune a tutti, si parte sempre da un’ emozione, che viene elaborata nella mente, poi tradotta in un dipinto. Ho parlato di Emozione e non di Estetica (che è comune all’arte contemporanea). In ogni caso, penso che un pittore Naif di oggi , non parta mai dal niente, penso che il prodotto (cioè il dipinto), sia il risultato di un pensiero sofferto e vagliato mentalmente, ed è questo che forse sta nel cambiamento fra un Naif di 50 anni fa, ed un pittore Naif dei giorni nostri.

Oggi tutti sono più acculturati e bombardati da notizie, avvenimenti e stravolgimenti di ogni sorta, per cui risulta difficile paragonare un pittore di oggi con un pittore di parecchi anni fa’. Il mondo si evolve, di conseguenza anche l’Uomo si evolve! Nonostante tutto, credo che si possa ancora parlare di Naif (distinguendola assolutamente dall’Arte contemporanea). Come diceva durante una conferenza, la Direttrice del Museo d’art naif Anatole Jakovsky di Nizza, la Signora Anne Devroye Stilz, (profonda conoscitrice del fenomeno Naif), che "Naif lo si nasce, non lo si può diventare, e come istinto preferisce più l’Essere che l’Avere", direi che questo calza ancora a pennello del soggetto Naif.    

Io direi che il fenomeno Naif non lo si può inquadrare come uno stile! Se mai come una Corrente Pittorica. L’essere naif è anche un modo di vivere. In un tempo passato, Cesare Zavattini, definiva un Naif così : “Ignorante come una talpa, ma furbo come una Volpe” , ora non lo potrebbe più dire.

Tornando alla mia esperienza di esposizioni Italiane ed Estere, posso dire che per me, venire a conoscenza di realtà diverse da quella Italiana, mi ha arricchito notevolmente, come quando nel paesino di Trebnje (in Slovenja), dove esiste un Museo d’art Naif fenomenale e ricchissimo di opere naif di tutti i Continenti, il Museo “Likovnhih samorastnikov” ( che significa Museo dei Pittori autodidatti) , dove ogni anno viene promosso un meeting di pittura internazionale, dove i pittori dipingono fianco a fianco mettendo a nudo il proprio “modus operandi”, direi un’esperienza Meravigliosa, oppure quando ho esposto con il “Groupe international des Primitifs modernes” di Parigi, dove la Parola d’Ordine era Henri Rousseau, oppure partecipare al Grand Palais di Parigi, dove circa 110 anni prima avevano Partecipato Rousseau, Paul Gauguin, e Vincent Van Gogh. Da notare che l’origine della parola NAIF è Francese, e si può ritenere a pieno titolo che quest’arte sia Nata in Francia con il Doganiere Rousseau, poi hanno seguito tutte le altre correnti , da quella Slava, a quella dell’Appenzel, eccetera. Anche se prima ancora di Rousseau, c’erano già segnali di pittura popolare con gli ExVoto, ma non esisteva ancora il termine Naif.

Fu poi un grande Collezionista tedesco Ebreo, Willeim Ude, che scoprì Rousseau e Seraphine de Senlis, di cui coniò l’Appellativo ai pittori Naif di “ Pittori dal sacro Cuore” , perché aveva capito che i Naif dipingevano più con il Cuore che con la mente!! Molti appellativi furono dati ai pittori naif Francesi del tempo, come i pittori dell’Istinto, od i Pittori dalle 7 Domeniche.

Tornando ai giorni nostri, nelle mie numerose esposizioni collettive Italiane ed estere, posso comunque notare che in molte esposizioni dette Naif, ci siano anche pittori non propriamente naif , ma che in un certo senso richiamano i colori, o il modo un poco somigliante al Naif, ed è ormai un fenomeno che caratterizza le Mostre dei Pittori viventi. Spesso vedo alcuni artisti bravissimi, ma con accademie alle spalle, che si cimentano in pitture di parvenza naif, ma è anche facile accorgersene, in ogni caso nel bene e nel male, i Naif sono sopravvissuti per oltre 100 anni, e non spariranno nel nulla. Per quanto riguarda i Naif del Po' , io ne sono entrato a far parte 4 anni fa’, direi che c’è una coesione abbastanza forte fra gli artisti, e penso che oggi non essendo questo fenomeno così acclamato come ai tempi d’ Oro dei Naif della Bassa Reggiana, riesca a reggere egregiamente in barba alle mostre altisonanti che si propongono alla gente, come ora va di moda, allestire mostre d' arte Concettuale, dove magari i dipinti non ci sono, ma al loro posto ci sono grandi televisori che proiettano l’immagine del dipinto. ! Beh …! i Naif, non sono così. le Mostre d' Arte Naif, hanno ancora quel suo fascino nel mostrare la Pennellata Vera, raffinata o Rozza che sia, ma vera. Per concludere, Penso che ancora oggi, i Naif, navigano benissimo in un mare abbastanza agitato, e non sono mai affondatiI. Naif hanno nel Mondo un secolo di Storia, se ancora esistono vuol dire che qualcosa di buono hanno seminato.

Grazie per l' attenzione, Giuliano Zoppi.

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Esperienze sull' art Naif di Giuliano Zoppi

Intervista rilasciata al giornalista Tiziano Soresina il 13 Marzo 2020.